giovedì 30 aprile 2020

STEP#12.1: LE COSTRUZIONI PROTETTIVE NELL'ALTO MEDIOEVO

Salve a tutti,

nel post di oggi focalizzeremo la nostra attenzione sul Medioevo, un'età storica vastissima che comprende gli anni fra il 476 d.C(caduta dell'Impero Romano d'Occidente) e il 1492(anno della scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo). Dal punto di vista storico si è soliti dividere l'età medievale, definendo con Alto medioevo il primo periodo(fino al 1000) caratterizzato dalle invasioni delle popolazioni barbariche che, dopo aver distrutto l'Impero, continuarono le razzie in giro perla penisola. Tutto ciò portò ad una fase cruciale del periodo, ovvero la diffusione della società feudale che,attraverso la formazione delle corti, riuscì parzialmente a creare un sistema indipendente che garantisse sicurezza,protezione e benefici economici a chi ci viveva, ma che non divenne mai sufficientemente forte da scalfire l'autonomia delle vecchie istituzioni.

Castello medievale di Torrechiara
Nonostante ciò, il periodo dell'Incastellamento ebbe comunque grande rilevanza anche nel campo delle costruzioni difensive: vennero infatti introdotti numerosi elementi che permettevano di proteggere al meglio sia la fortezza che il territorio che la circondava,fra i quali si ricordano:

-Torri principalmente costruite in pietra e munite di feritoie, fessure usate dagli arcieri sia per sparare dardi che per proteggersi dagli attacchi nemici

Torre Chindia, risalente al XV secolo, situata in Romania
-Mura cittadine,che a seconda delle risorse potevano essere in legno o in pietra,articolate in due livelli differenti e munite di "pomerium"(una zona libera che permetteva agli arcieri di avere una vita totale su ciò che accadeva) sia all'interno che all'esterno.

Cinta muraria della città di Dubrovink, Croazia
- Scale e porte, che permettevano ai difensori di raggiungere le loro postazioni ed essere pronti in caso di attacco in breve tempo: molto diffuse erano le scale con elica sinistrorsa, che costringevano i nemici a combattere in uno spazio molto ristretto.

In alcune zone europee come il Regno Unito , però, sorsero anche delle costruzioni alternative a queste, chiamate motte e bailey,sviluppate su due livelli differenti :

-il bailey (corte) era formato da un castello centrale protetto da un fossato e da una palizzata, e l'entrata al castello era garantita tramite un ponte levatoio manovrato tramite un meccanismo posto all'interno della corte

- il motte era invece una collina in terra spesso eretta artificialmente la cui altezza variava fra i 5 e i 10 metri, sulla cui cima veniva fatta costruire una torre in legno o in pietra. Queste costruzioni erano di grande utilità in quanto ,essendo dotate di una posizione sopraelevata, emettevano di avere un ottimo controllo della zona circostante.

Resti di una costruzione motte e bailey dell'alto medioevo
Nonostante fosse quindi ben organizzato dal punto di vista difensivo, il sistema feudale durò quindi poco, lasciando spazio ad un lento e graduale ripopolamento delle città, principalmente evidente nel Nord Italia, area geografica dal quale avrà poi inizio l' ascesa dei comuni, la cui importanza raggiungerà il culmine con il modello della signoria medicea alla fine del Basso Medioevo.

venerdì 24 aprile 2020

CORONAVIRUS: GIUSTA LA RIAPERTURA CONTEMPORANEA IN TUTTE LE REGIONI?

Salve a tutti,

nelle ultime settimane i numeri riguardanti la diffusione del Covid-19 hanno fornito alcuni segnali "incoraggianti", dati dalla diminuzione sia dei ricoverati nelle terapie intensive che nel numero di contagiati e anche dall'aumento dei guariti. Tutti questi segnali hanno portato i vertici del Governo a pensare alla pianificazione della cosiddetta "Fase 2". Questa consiste in una graduale riapertura delle attività commerciali e, in generale, in una diminuzione della rigidità delle norme anti-diffusione, che prevedevano anche l'uscita dalle abitazioni solo in casi necessari, e il divieto di svolgimento di attività sportive all'aperto. Tutto ciò,però, ha acceso un pesante dibattito nell'opinione pubblica, profondamente divisa sul riaprire contemporaneamente in tutte le regioni, e quindi anche in quelle del Nord, principalmente la Lombardia, i cui numeri rappresentano circa il 50% del bilancio nazionale di casi, ma anche Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, anch'esse profondamente colpite dal virus. Sarebbe quindi molto rischioso concedere l'autorizzazione alla riapertura con un rischio di contagio ancora abbastanza elevato. Nonostante ciò, queste regioni hanno già iniziato la pianificazione della "Fase 2" e il Veneto ha deciso già la scorsa settimana un alleggerimento delle norme che consente ai cittadini l'uscita dalle abitazioni con l'utilizzo obbligatorio delle mascherine, mentre la Lombardia deciderà a breve una strategia attuabile dal 4 Maggio, termine ultimo per la proroga delle norme governative.

Personalmente, trovo la riapertura necessaria, sebbene rischiosa, in quanto il motore produttivo del nostro paese è stato fermo per troppo tempo, danneggiando gravemente la situazione economica dell Stato. Quindi, per garantire la massima sicurezza è necessaria l'attuazione di alcune riforme che garantiscano l'uso di dispositivi di sicurezza in tutte le attività commerciali e, in parallelo a tutto ciò, è anche necessario assicurare lo svolgimento di attività sportiva agonistica e non, consentendo così agli sportivi di tornare a lavorare e pianificare una necessaria, seppure lenta ripresa delle attività.

STEP #11:PROTEGGERE NELLA PANDEMIA

Salve a tutti,

sono ormai passati tre mesi da quando, nei primi giorni del mese di Gennaio, il nostro paese ha iniziato a combattere una dura battaglia contro il Covid-19, sigla che indica la patologia causata dal Coronavirus, che, partendo dalla regione cinese dell' Hubei, è poi arrivato prima in Italia e successivamente in molti altri Stati e segnando ogni giorno numeri di contagiati e deceduti simili ad un bollettino di guerra(solo in Italia più di 25000 vittime e quasi 190000 contagiati). Nel momento in cui si è compresa la gravità del problema, tutte le istituzioni, cominciando dalle province ,che mantengono una distinta autonomia in campo sanitario, fino al Governo, si sono adoperate nella ricerca di una soluzione, arrivando alla sofferta decisione di "rallentare" il motore produttivo del paese, obbligando i cittadini a restare chiusi in casa bloccando così fabbriche, aziende, e ogni tipo di attività commerciale, lasciando aperte solo quelle che forniscono beni di prima necessità, e stanziando fondi per permettere ai cittadini che sono impossibilitati a lavorare di poter continuare la loro vita.

Prima pagina de "Il Corriere della sera"
In questo contesto molto complicato, quindi, ogni azione fatta sia dalle istituzioni che dai singoli cittadini deve essere compiuta rispettando una sola massima fondamentale: la protezione di se stessi e degli altri. A tal fine è stato introdotto un limite di almeno un metro di distanza da rispettare sia nei negozi che per strada, e soprattutto l'utilizzo dei cosiddetti dispositivi di protezione, ovvero guanti, mascherine chirurgiche e gel disinfettante, che limitano fortemente la diffusione del virus, principalmente basata sul contatto fra individui. A causa dell' elevatissima richiesta di questi oggetti,alcune aziende sono state riconvertite per la produzione di prodotti sanitari e sono stati fondamentali anche preziosi aiuti che l'Italia ha ricevuto da Russia, Cina e USA, comprendenti non solo mascherine, ma anche attrezzature mediche e ospedaliere, dato che la vera guerra si combatte nei reparti e nelle corsie dei nosocomi italiani.

Lotto di produzione di mascherine chirurgiche
Molti ospedali infatti sono stati letteralmente invasi da casi di Coronavirus, tanto da dover allestire in breve tempo numerosi reparti "COVID" e cliniche da campo, alcune delle quali realizzate con l'aiuto dei reparti militari ,che spesso sono stati costretti a trasportare numerose nei centri di cremazione le salme che le aziende funebri non riuscivano a portare, mentre altre sono state costruite dal nulla grazie ad alcune raccolte fondi online. In tutto ciò, però, i veri eroi che incarnano nel loro animo il vero significato della parola "proteggere" sono gli uomini e le donne del personale sanitario, ovvero i medici e gli infermieri che giornalmente mettono a rischio la propria vita nelle per salvare quelle altrui, quindi, l'unico ringraziamento veramente degno che noi cittadini possiamo fare è quello di rispettare le regole che ci sono state date per sperare di tornare al più presto ad una vita normale fatta di lavoro e studio, ma anche di divertimenti, passioni e soprattutto libertà.

Cartellone raffigurante un popolare slogan
                                          


venerdì 17 aprile 2020

STEP #10: PROTEGGERE NEL MONDO DEL CINEMA

Salve a tutti,

nei post precedenti abbiamo visto come il verbo proteggere abbia un ruolo centrale in tanti campi differenti, dalla letteratura fino alla storia della tecnologia antica, alle arti figurative e alla pubblicità, vero motore del mondo di oggi.
Oggi ci occuperemo di un altro tassello dell'immenso "puzzle" culturale dove le azioni rappresentate dal verbo proteggere sono state e saranno di grande importanza: il settore cinematografico. Vi sono infatti tantissime "pellicole" nelle quali le azioni di protezione e difesa  assumono ruoli centrali tanto da rappresentare momenti fondamentali per lo svolgimento della trama.
Tra questi vi è sicuramente il film "Green Book" , girato nel 2018 e diretto da Peter Farrelly, vincitore nel 2019 di 3 premi Oscar, fra cui quello di milgior film.

Manifesto di Green Book (2018)
Protagonisti della pellicola,ambientata a New York nei primi anni '60, sono il buttafuori di origini italiane Tony Vallelonga (Viggo Mortesen), detto Tony Lip, e un pianista afroamericano di nome Don Shirley (Mahershala Ali). L'incontro fra i due avviene in un momento particolarmente difficile per la vita del primo, dato che la chiusura del locale nel quale lavorava lo aveva lasciato disoccupato. In questa situazione il pianista decide di offrirgli l'incarico di autista personale per uno dei suoi tour. Inizialmente il rapporto fra i due uomini,con caratteri e modi di fare decisamente differenti, è molto teso e poco amichevole, ma la situazione cambia nel momento in cui, dopo un concerto, Don diviene oggetto di insulti razzisti all'interno di un bar da parte di un gruppo di balordi che decidono anche di aggredire il pianista. Compreso il pericolo, Tony decide di proteggere Don, riuscendo a far andare via il gruppo di criminali. Da qui nasce una profonda amicizia fra i due, che li porterà a vivere numerose peripezie durante il viaggio e, alla fine di questo, continuerà per tutta la loro vita.

 

mercoledì 15 aprile 2020

STEP #09: PROTEGGERE NELLE ARTI FIGURATIVE

Murale di Banksy, dipinto nei primi anni 2000 situato nella periferia di Bristol
In questo murale del celebre artista inglese Banksy si può notare come il concetto di "proteggere" sia fondamentale, in quanto il compito principale delle missioni militari e quello di garantire protezione e difesa allo Stato e ai cittadini. Quindi,con l'immagine del soldato che tiene per mano il bambino, si vuole evidenziare che con il lavoro delle forze militari qualunque cittadino è al sicuro e protetto sempre.

martedì 14 aprile 2020

STEP #08: PROTEGGERE NELLA STORIA DELLA TECNOLOGIA ANTICA

Buongiorno a tutti,

nel post odierno ci soffermeremo sulla centralità del verbo proteggere nella storia della tecnologia antica. Fin da subito notiamo che sia la protezione personale che la difesa dei propri oggetti e delle conquiste sono stati alcuni dei principali motivi che hanno portato alla prima vera rivoluzione tecnologica: la rivoluzione rurale, che ha portato gli uomini primitivi, inizialmente nomadi e cacciatori, a insediarsi in piccoli villaggi dove svilupparono le prime tecniche che coltivazione e anche le prime forme di difese per le loro proprietà.

Resti di un insediamento
Con il passare del tempo gli uomini progredirono sia nell'uso delle tecniche agricole che nella gestione degli insediamenti, arrivando cosi a costruire dei veri villaggi gestiti inizialmente da tribù.
Questa situazione mutò nuovamente grazie alle scoperte della tecnica e ad alcune invenzioni che , unite a quella della scrittura nel 3000 a.C portarono ad una prima definizione di civiltà.

Primi esempi di scrittura
Da qui in avanti, il verbo proteggere viene collegato principalmente alla costruzione di strutture difensive per proteggere i territori sia dalle invasioni di altre popolazioni vicine che degli elementi naturali: pregevoli esempi di queste strutture nel mondo antico sono le dighe degli egizi sul fiume Nilo e quelle dei Cinesi sul fiume Giallo, oltre ai primi esempi di mura.

Espansione della civiltà egizia sul Nilo
Le mura saranno infatti il principale mezzo di difesa che civiltà costruiranno per difendersi, e gli esempi più prodigiosi appartengono alle civiltà antiche più evolute, ovvero la civiltà greca e quella romana che regnerà sul Mediterraneo fino al 576 d.C

Il Vallo di Adriano, costruito dai romani in Gran Bretagna
Spero che il post vi sia piaciuto e vi auguro un buon proseguimento di giornata dandovi l'appuntamento al prossimo post.




martedì 7 aprile 2020

STEP #07: PROTEGGERE NELLA POESIA

Salve a tutti,

nel post precedente abbiamo commentato alcuni romanzi del genere narrativo che hanno dato enorme importanza ad un azione o pensiero descritto dal verbo "proteggere". Oggi analizzeremo invece una parte molto importante della letteratura che da sempre attrae milioni di lettori con la sua espressività e simbolicità: la poesia.

In questo campo il verbo proteggere è uno dei più gettonati in quanto non descrive solo azioni reali, ma è accompagnato da numerosi pensieri e riflessioni che si adattano benissimo ad un racconto poetico. Fra gli autori più celebri di questo genere ricordiamo Giovanni Pascoli, che fa del tema della protezione uno dei suoi capisaldi, nella sua idea di "nido".

Ritratto di Giovanni Pascoli

Egli,infatti, credeva che bisognasse difendere con tutte le forze l'unità del nucleo familiare, vista come l'unica vera consolazione dai dolori e dalle ingiustizie che pativa nel mondo esterno. Questa idea lo portò a numerosi problemi ogni volta che questo ordine veniva mutato, come dopo la morte del padre e la decisione di una delle sorelle di sposarsi, vissuta da Pascoli come un tradimento.
Il componimento che esemplifica questa poetica è la poesia "Il nido", facente parte della raccolta "Myricae", pubblicata dal poeta nel 1919.


" Dal selvaggio rosaio scheletrito
  penzola un nido. Come,a primavera
  ne prorompeva empiendo la riviera
  il cinguettìo del garrulo convito!

  Or v'è sola una piuma, che all'invito
  del vento esita,palpita leggiera;
  qual sogno antico in anima severa
  fuggente sempre e non ancor fuggito:

  e già l'occhio dal cielo ora si toglie;
  dal cielo dove un ultimo concento
  salì raggiando e dileguò nell'aria;

  e si figge alla terra,in cui le foglie
  putride stanno,mentre a onde il vento
  piange nella campagna solitaria."


In questo componimento, Pascoli usa la metafora di un paesaggio autunnale per narrare la sua sofferenza per non essere riuscito a continuare la vita nel suo "nido" familiare visto come ambiente idealizzato di vita perfetta ma che si perderà definitivamente. Nonostante ciò,però, non se ne andranno mai i sogni svaniti e le sofferenze che pur affievolendosi, continueranno a tormentarlo fino alla morte.


lunedì 6 aprile 2020

STEP #06: PROTEGGERE NELLA NARRATIVA

Buongiorno a tutti,

nel precedente post abbiamo evidenziato l'importanza del verbo "proteggere" in un campo fondamentale per la vita del XXI secolo,quello pubblicitario. Con il post odierno, invece, ritorneremo ad occuparci di un "settore culturale" più antico,ma ricco di veri e propri capolavori considerati pietre miliari della cultura umanistica che si confrontano con le nuove leve della scrittura : la Letteratura Narrativa. Vi sono infatti numerosi testi in cui l'azione di "protezione" è posta in primo piano dall'autore in quanto questa coinvolge non solo la parte "dinamica" dell azione, ma anche i sentimenti e i pensieri del protagonista o del personaggio che la compie.

Uno di questi è sicuramente il romanzo "La vita è bella",scritto da Roberto Benigni e Vincenzo Cerami e ricavato dall'omonima sceneggiatura vincitrice del Premio Oscar come miglior film straniero nel 1999. Si nota infatti come il protagonista, Guido Orefice, cerchi in tutti i modi di far credere al figlio Giosuè che la loro deportazione in un  campo di concentramento non sia altro che un gioco dove alla fine si vincerà un premio, idea che lo porterà a sacrificare la sua vita per proteggere quella del bambino che grazie al gesto del padre si salverà.

Copertina del romanzo "La vita è bella"


Un'altro esempio è il celebre libro "Vita di Pi", dello scrittore canadese Yann Martel, nel quale è narrata la storia di un ragazzo che dopo un naufragio della nave sulla quale viaggiava con la sua famiglia e gli animali di uno zoo, si trova disperso nell'Oceano con una tigre su una zattera. Sebbene inizialmente il rapporto fra il ragazzo e la tigre non sia buono, alla fine si creerà un'amicizia che li porterà a proteggersi a vicenda in numerose avventure.

Copertina del romanzo "Vita di Pi"
Con questi due libri abbiamo quindi dimostrato che il verbo proteggere, con le azione e i sentimenti che esso rappresenta, occupa un ruolo importante anche nella letteratura narrativa.

Spero che il post di oggi vi sia piaciuto,e, dandovi appuntamento al prossimo, vi auguro un buona giornata. A presto!











venerdì 3 aprile 2020

STEP #05: PROTEGGERE NELLA PUBBLICITA'

Buongiorno a tutti,


con il post odierno intendo evidenziare l'importanza del verbo proteggere e delle azioni che esso riflette in uno dei campi più importanti e presenti nel mondo moderno: quello della pubblicità.
Al giorno d'oggi,infatti, la pubblicità ci "assale" da ogni parte e con ogni mezzo disponibile, partendo da volantini e cartelloni presenti nelle strade, fino ad arrivare ai costosissimi spot promozionali che passano continuamente in radio o in TV. L'obiettivo di tutte queste forme di pubblicità è quello di attrarre il "cliente" ad acquistare il prodotto sponsorizzato cercando di convincerlo che quest'ultimo sia fondamentale per la sua vita e quella della sua famiglia.

Con la crescita esponenziale dei mezzi di comunicazione di massa, la pubblicità è diventata un mezzo fondamentale per le aziende che spendono somme spropositate per far conoscere i propri prodotti attraverso essa, scatenando cosi una sorta di guerra fra aziende produttrici di medesimi prodotti.

Molto spesso uno dei temi principali su cui gli spot pubblicitari puntano è quello di far credere alle persone che l'oggetto sponsorizzato sarà in grado di proteggere da un pericolo di un qualsiasi tipo,cercando così di spingerle all'acquisto per garantire maggiore sicurezza.
Esempi lampanti di questo fenomeno sono gli spot che pubblicizzano detersivi o materiale sanitario di marche differenti ma con lo stesso principio attivo e numerosi altri prodotti riguardanti sia l'igiene che la sicurezza di persone,animali o oggetti.


Spot pubblicitario degli anni'50
Pubblicità di prodotti simili di marche differenti






Spero che il post di oggi vi sia piaciuto e vi do appuntamento al prossimo, nel quale analizzeremo la presenza del nostro verbo "proteggere" e delle sue rappresentazioni in un altro campo. A presto!